Tutto quello che devi sapere per aprire un negozio in franchising

contratto-franchising_800x533

Aprire un negozio in franchising è la soluzione che molti futuri imprenditori stanno sfruttando per creare il loro futuro aziendale.
Ecco tutto quello che bisogna sapere nel momento in cui si vuole avviare un’attività di questo genere.

Come funziona l’attività in franchising

L’attività in franchising è una tipologia di contratto che vede protagoniste due figure, ovvero l’imprenditore che intende avviare l’azienda e la casa madre, ovvero quella che presta il proprio marchio per fare in modo che questo possa essere conosciuto anche in zone dove, fino a quel momento, lo stesso era completamente assente.

La casa madre ha lo scopo di cedere il proprio marchio all’imprenditore e finanziare, totalmente o parzialmente, l’attività dell’imprenditore, che diventerà un affiliato con l’opportunità di gestire quel negozio che riporta il marchio della casa madre.

L’attività in franchising consente di ottenere diversi vantaggi ma ovviamente occorre prendere in considerazione anche gli eventuali vincoli che caratterizzano questo tipo di rapporto.

Vincoli e vantaggi del franchising

L’imprenditore, una volta che trova la casa madre che si presta a offrire un contratto di franchising che potrà essere definito come favorevole, avrà la possibilità di operare in autonomia parziale.

Questo significa che potrà scegliere per quante ore lavorare al giorno, come gestire il negozio che deve gestire e allo stesso tempo potrà effettuare gli ordini che reputa essere idonei per avviare l’attività nel migliore dei modi.

Come facilmente intuibile, quindi, i soli prodotti che possono essere venduti all’interno del negozio sono quelli che appartengono al brand che si sceglie per il franchising: sarà infatti la casa madre a offrire i diversi prodotti, impostare promozioni e gestire altri aspetti che limitano il potere decisionale del gestore dl negozio.

Inoltre occorre sottolineare il fatto che anche l’arredamento deve essere esposto in determinati modi, seguendo quindi lo stile imposto dalla casa madre.

L’imprenditore guadagnerà una somma di denaro pari al totale delle vendite privato della percentuale o somma fissa che deve essere corrisposta alla stessa casa madre.

Come avviare un negozio sfruttando il franchising

L’attività lavorativa in franchising comporta l’apertura della partita IVA nonché compilare il documento relativo alla SCIA, ovvero la certificazione di inizio dell’attività, che deve essere inviata al Comune dove si intende operare.

Oltre a questi documenti, che appartengono all’aspetto burocratico, per aprire un negozio in franchising di successo occorre trovare un locale dove questo potrà essere aperto, ovvero bisogna contattare la casa madre e informarla della presenza di quel locale. Questa effettuerà e diverse analisi per valutare se la zona dove si intende avviare l’attività sia effettivamente vantaggiosa e possa offrire, alla stessa casa madre, la possibilità di conseguire determinati obiettivi oppure se deve essere cercato un locale differente in una zona migliore.

Successivamente occorre anche far effettuare tutti i controlli di tipo sanitario in modo tale che il negozio possa essere avviato senza complicazioni, dopo aver superato i test di controllo igienico che sono fondamentali.

Una volta che il locale viene trovato e reputato come idoneo, il gestore del negozio dovrà occuparsi di effettuare il pagamento dell’affitto e successivamente preparare il negozio all’apertura, distribuendo il materiale pubblicitario.

In questo modo sarà possibile aprire un negozio sfruttando la formula del franchising: occorre sottolineare come i termini dell’accordo tra gestore e casa madre possono variare col passare del tempo e pertanto sarà opportuno cercare di valutare con cura tutti gli aspetti come, per esempio, il costo della cessione del marchio e altri che possono avere un impatto abbastanza notevole sul negozio stesso e sul proseguimento della sua gestione.

I diversi contratti e i settori del franchising

Per quanto riguarda i contratti questi sono di tre tipologie.

Il primo è quello di produzione, tipico del settore d’abbigliamento ma non solo: in questo caso l’azienda madre produce i suoi beni che poi distribuisce ai diversi affiliati, permettendo loro di avere i prodotti necessari che devono essere venduti.

Il franchising dei servizi è invece quello che vede protagonista le diverse imprese che offrono dei servizi ai clienti e di conseguenza gli affiliati si occupano di vendere i servizi per conto della casa madre.

In questo caso i settori possono essere quello delle assicurazioni oppure dei viaggi.
Infine vi è il contratto di distribuzione, dove l’impresa madre offre una vasta serie di prodotti, che non necessariamente sono solo quelli prodotti dalla stessa, per poi darli agli affiliati che li venderanno nei diversi negozi.

Ogni contratto è caratterizzato dal fee, ovvero la somma di denaro che deve essere pagata nel momento in cui l’affiliato decide di sfruttare il marchio: questo potrebbe essere elevato in quanto deve essere pagato una volta sola, con eventuali rinnovi entro un certo lasso di tempo per poter sfruttare ulteriormente lo stesso brand.

Le royalties sono invece dei pagamenti periodici, come quelli mensili, che possono essere rappresentati da una certa somma di denaro oppure una percentuale sugli incassi.