Come arrivare preparati a un colloquio di lavoro

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Sapere come presentarsi a un colloquio di lavoro è di fondamentale importanza per riuscire a ottenere la mansione dei propri sogni. Occorre essere preparati e sicuri di sé, per mostrarsi ai recruiter al meglio delle proprie potenzialità. Se è vero che il curriculum vitae riveste un ruolo di primo piano, è altrettanto vero che è in fase di colloquio che si decide il destino di un candidato: ecco perché conviene sapere in che modo rispondere ai quesiti che verranno posti dai selezionatori e, soprattutto, conoscere i comportamenti e gli atteggiamenti che è meglio evitare.

L’importanza di essere informati

Si immagini, per esempio, di essere stati chiamati da un’azienda magari dopo averla contattata grazie ad https://www.annuncilavoro360.com/, portale che aiuta tutti coloro che sono alla ricerca di un lavoro grazie a una vasta scelta di annunci e inserzioni. In vista del colloquio, è fondamentale informarsi il più possibile sia sul datore di lavoro che sul ruolo per il quale ci si è proposti; in caso contrario è molto complicato convincere i propri interlocutori di essere la persona giusta nella posizione giusta. Ovviamente i colloqui di lavoro non sono tutti uguali fra di loro; quindi più si è informati e meno ci sono possibilità di essere sorpresi in senso negativo o di restare in silenzio di fronte a una domanda che viene posta. Prima del colloquio bisogna consultare non solo il sito web dell’azienda, ma anche i suoi profili social e tutte le altre fonti che possono fornire delle informazioni utili.

La prima impressione non si può modificare

È indispensabile destare una buona impressione sin dal primo momento, il che richiede di vestirsi in modo adeguato. Mai come in questo caso è vero il detto secondo il quale l’abito fa il monaco, perché l’outfit è un vero e proprio biglietto da visita. La scelta dei vestiti da indossare deve essere effettuata tenendo conto del contesto nel quale si svolgerà l’incontro, e quindi considerando il tipo di azienda e il ruolo per il quale ci si candida. Va bene uno stile formale e classico, ma a patto che non sia eccessivamente austero. Sembra superfluo sottolinearlo, ma è indispensabile curare la propria igiene personale; per gli uomini, per esempio, baffi e barba in disordine suscitano una cattiva impressione. Il profumo dovrebbe essere evitato, perché c’è sempre il rischio che la fragranza che si sceglie non piaccia al selezionatore.

Essere puntuali (e non in anticipo) è fondamentale

Essere puntuali vuol dire fare in modo di arrivare all’appuntamento designato con pochi minuti di anticipo. Se, invece, ci si presenta con un anticipo eccessivo, magari di mezz’ora, c’è il rischio di provocare dei problemi di tipo logistico; e inoltre si dimostra, con questo atteggiamento, di essere fin troppo ansiosi. Ovviamente anche i ritardi sono da evitare, perché trasmettono l’idea di una persona poco attenta e, soprattutto, poco rispettosa delle esigenze altrui.

Come presentarsi

È molto probabile che il responsabile delle risorse umane dell’azienda sia interessato ad andare oltre le informazioni riportate sul curriculum e ad approfondire la conoscenza di alcuni aspetti personali: la provenienza, per esempio, ma anche gli hobby e le passioni, senza dimenticare le cosiddette soft skills. Quindi ci si deve preparare in modo da esporre il proprio percorso di studio e parlando, su richiesta, degli stage e dei lavori svolti in precedenza. Occorre essere in grado di spiegare per quale motivo ci si è candidati e che cosa ci si aspetta di trovare nel caso in cui si dovesse essere assunti. Una carenza di motivazione percepita da parte dei selezionatori è, in molti casi, una ragione di insuccesso di un colloquio di questo tipo.

Si può parlare di stipendio?

Gli esperti suggeriscono che, in fase di colloquio, è meglio non porre domande a proposito dello stipendio, a meno che il discorso non venga affrontato direttamente dal recruiter; lo stesso dicasi per le informazioni che riguardano i permessi e le ferie. Piuttosto, è meglio porre domande di altro genere, che trasmettano una sensazione di professionalità: per esempio conviene chiedere se in azienda ci sono possibilità di crescita e quale ruolo si andrebbe a ricoprire in caso di assunzione. Così, ci si presenta come persone con le idee chiare e obiettivi ben definiti.