Incentivi fiscali per sostituzione vecchi impianti

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Mantenere in salute gli impianti della casa è sicuramente uno dei modi migliori per poter garantire che la propria abitazione duri nel tempo e si mantenga sempre funzionali, senza disservizi o sprechi.

Un modo intelligente di cambiare i vecchi impianti è quello di usufruire delle detrazioni fiscali che la legge dispone di volta in volta per vari impianti per poter provvedere alle sostituzioni che permettono di risparmiare energia, di consumare con meno impatto sull’ambiente e di ottenere una casa più moderna e confortevole.

Secondo la legge Finanziaria del 2007, prorogata fino al 31 dicembre 2017, è possibile usufruire della detrazione fiscale per gli interventi di riqualificazione energetica per una serie di interventi, come per esempio per quello della sostituzione della caldaia tradizionale con le caldaie a condensazione, oppure l’installazione di pannelli solari, la sostituzione dell’impianto di riscaldamento con pompe di calore ad alta deficienza, e molti altri lavori del genere.

Se si è stufi di pagare bollette troppo alte per il riscaldamento, di avere infissi che lasciano passare gli spifferi e di consumare troppo, allora è giunta l’ora di procedere alla rottamazione dei vecchi impianti.

Data la proroga, è importante approfittare prima possibile della possibilità di usufruire delle detrazioni fiscali.
In particolare la legge consente di usufruire delle detrazioni se i lavori di riqualificazioni vengono effettuati sia sulle parti comuni degli edifici condominiali, sia sulle unità immobiliari delle quali si compone il condominio.

Il meccanismo della detrazione fiscale consente di poter detrarre al massimo il 65% degli importi a carico del contribuente, e la detrazione in questione, come da norma di legge, va ‘spalmata’ su un periodo totale di dieci anni in quote di pari importo.

Per coloro che decidono di sostituire una vecchia caldaia o scaldabagno con una nuova caldaia a condensazione è prevista una detrazione massima dall’imponibile Irpef del 65%.
Fra i lavori inclusi nell’Ecobonus, quello di sostituzione totale o parziale di sistemi di riscaldamento con caldaie a condensazione, ma anche l’installazione di pannelli solari termici.
La rottamazione, in questo caso, dà diritto all’accesso dell’Ecobonus.

Una volta dato il via ai lavori, per poter usufruire della detrazione è necessario che i pagamenti vengano effettuati con bonifico bancario o postale, dai quali devono risultare la causale del versamento, il codice fiscale del soggetto pagante, ed infine la partita IVA o codice fiscale di chi riceve il pagamento.

Per poter detrarre la spesa sostenuta per il cambio dei vecchi impianti, per esempio della vecchia caldaia o scaldabagno, è necessario che si conservi la ricevuta del bonifico, le fatture e ricevute fiscali che sono inerenti alle spese affrontate nel corso dei lavori.
I documenti infatti potrebbero essere richiesti dagli uffici finanziari per attestate il diritto alla detrazione fiscale.

Se quindi si decide di cambiare la caldaia entro il 31 dicembre 2017, o comunque si procederà al cambio di uno dei vecchi impianti la cui sostituzione rientra nell’ambito di applicazione dell’Ecobonus, si avrà la concreta possibilità di unire al risparmio economico la riduzione dei consumi energetici e la detrazione dell’Irpef nella misura stabilita dalla legge.
Tra i molti vantaggi del ricorrere alla nuova caldaia o ai pannelli solari, quello del minore inquinamento, della minore dispersione del calore, il che assicura una maggiore qualità della vita nella casa, un riscaldamento più economica e più duraturo e veloce.

La sola sostituzione della caldaia può permettere di risparmiare fino al 40% di gas. Si tratta di una mossa molto interessante per un risparmio concreto, ma il tempo a disposizione è limitato: la Finanziaria ha prorogato la possibilità di ricorso alle detrazioni dell’Ecobonus solamente fino al 31 dicembre 2017.