Come funziona un generatore di vapore

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Il generatore di vapore consiste in un apparecchio che viene utilizzato a livello industriale per diversi motivi. Innanzitutto è un’apparecchiatura che assomiglia, dal punto di vista del funzionamento, alla caldaia casalinga, ma ha dimensioni molto più grandi perché si usa nell’industria.

Essa produce un vapore saturo, che può essere usato direttamente così oppure può essere surriscaldato per l’utilizzo alimentare (ad esempio nell’industria lattiero casearia), può essere usato per la produzione di birra, ma anche nelle industrie, ad esempio nell’industria chimica o petrolchimica o di gomma e plastica, e via dicendo. Insomma, come ci hanno raccontato i responsabili di Gavardo Caldaie, azienda leader nel settore dei generatori di vapore industriali, il generatore di vapore può avere gli utilizzi più disparati.

Ma in che cosa consiste di preciso? Si tratta di una enorme scatola di metallo suddivisa in due zone: una radiante ed una convettiva, che sono connesse a due o più serbatoi esterni che sono i corpi cilindrici. La prima zona radiante serve per creare il calore, e quindi viene anche denominata camera di combustione. La seconda è composta da una serie di tubi che ricevono calore per conduzione. I banchi di tubi all’interno del generatore di vapore sono in genere eCO (economizzatore), EVA, (evaporatore), e SH, o surriscaldatore. Ma come funziona di preciso un generatore di vapore?

Come funziona un generatore di vapore

Un generatore di vapore ha un funzionamento tutto sommato basilare. L’acqua va fatta circolare all’interno dei tubi, e la caldaia si occupa di riscaldarla usando i bruciatori finché sono raggiunte delle condizioni di temperatura e pressione che creano vapore.

In sostanza all’interno del generatore di vapore possiamo distinguere un circuito acqua-vapore, dove l’acqua viene spinta nelle tubazioni con delle pompe e viene prima scaldata, poi trasformata in vapore; un circuito combustibile, che sfrutta del gas (in genere metano o biogas) ed un circuito aria fumi dove l’aria che serve alla combustione viene inviata in condotti metallici alla camera di combustione.

Le caratteristiche del generatore di vapore industriale sono: isolamento del corpo del generatore di vapore, per ridurre la dispersione dell’energia (questo lo rende estremamente vantaggioso dal punto di vista economico ed ambientale), il fatto che venga allestito con sistemi che consentono di recuperare il calore da fumi di scarico, ed il fatto che siano dotati di impianti di combustione all’avanguardia.

 I vantaggi del generatore di vapore

Il generatore di vapore consente una riduzione netta dei costi energetici di gestione, perché aumenta il rendimento del generatore. Inoltre, si tratta di uno strumento estremamente resistente che mantiene continuità di esercizio nel tempo. Semplice da gestire, semplice anche da manutenere perché non richiede la continua assistenza del personale abilitato, permette un’alta flessibilità di esercizio e tempi rapidi per l’ammortamento dell’investimento per il suo acquisto. Ma come scegliere il modello che fa davvero per le proprie esigenze? Non c’è un tipo solo di generatore di vapore ma diverse tipologie. In linea di massima si può scegliere fra un generatore di vapore:

– a GPL, che consente di mantenere una scorta sufficiente di GPL nei bomboloni

– a gasolio, che consente di mantenere una scorta sufficiente (ma che può creare problemi come il fatto che i fumi tendono a sporcare la camera di combustione, e richiede una maggiore manutenzione).

Inoltre prima di scegliere un generatore di vapore bisogna anche capire di che tipo di vapore si abbia bisogno. Ad esempio esiste:

– il generatore di vapore istantaneo, o a circolazione forzata, che produce vapore in continuo ma di tipo basso.

– Il generatore di vapore a tubi da fumo, che produce vapore di ottima qualità e molto asciutto.