Come acquistare una casa all’asta nel 2023

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Le aste immobiliari rappresentano da sempre delle ottime occasioni. Si calcola, infatti, che acquistando un immobile attraverso un’asta giudiziaria è possibile risparmiare anche fino al 50% di quello che è il reale valore dell’abitazione. Il risparmio medio si attesta comunque intorno al 20-30%.

Non sempre però si è in possesso degli strumenti utili per districarsi nel mondo delle aste giudiziarie. Per quanto, infatti, sia molto allettante la possibilità concreta di risparmiare diverse migliaia di euro per l’acquisto di un immobile, ci sono anche diversi rischi a cui si può andare incontro.

Ma quali sono, quindi, le procedure per acquistare una casa all’asta? Lo abbiamo chiesto all’Avv. Dario Avolio che si occupa da anni di assistenza legale per le aste immobiliari per la zona di Giulianova. Cliccando qui è possibile richiedere direttamente la consulenza dell’Avv. Dario Avolio e prepararsi al meglio per partecipare a un’asta giudiziaria.

Quando un immobile va all’asta?

Cosa ci dobbiamo aspettare quando sfogliamo l’elenco degli immobili finiti all’asta? Gli immobili che finiscono all’asta sono generalmente immobili pignorati al proprietario, per il mancato pagamento del mutuo o di un prestito, o appartenenti ad attività fallite.

Il giudice, in qualunque caso, affida a un esperto la stesura di una perizia completa dell’immobile in modo che tutte le persone interessate, siano al corrente di tutte le sue caratteristiche, soprattutto di quelle di tipo giuridiche e catastali. Essere al corrente di questi aspetti, è fondamentale per evitare brutte sorprese in futuro.

La perizia, inoltre, contiene anche la base d’asta dell’immobile e la sua planimetria. Il giudice ha il compito di nominare un custode che si occuperà di organizzare le visite all’immobile prima della presentazione ufficiale di un’offerta. Il consiglio dell’Avv. Avolio è di visitare anche più volte l’immobile prima di passare alla formulazione di un’offerta.

Come avviene l’asta?

Una volta che siamo entrati in possesso di tutte le informazioni relative all’immobile, eccoci quindi al fatidico momento dell’asta.

A differenza di quanto accadeva in passato, le aste (sia telematiche che in presenza presso i tribunali) sono soprattutto senza incanto. L’asta, quindi, non si basa sui continui rilanci da parte dei partecipanti che, altrimenti, farebbero schizzare alle stelle il prezzo dell’immobile in poco tempo.

L’offerta viene quindi presentata in busta chiusa entro la data precisata all’interno dell’ordinanza del giudice. All’interno, oltre alla cifra che si intende offrire, ci devono essere un documento di identità dell’offerente e una cauzione con importo pari al 10% della cifra proposta. Si può anche provare a giocare al ribasso, offrendo una cifra inferiore del 25% rispetto al prezzo base.

Chi vince l’asta? Chi offre la cifra più alta si aggiudica ovviamente l’immobile all’asta. Tutti gli altri partecipanti, nel giro di poco tempo, si rivedranno restituita la cauzione.

Capitoli di spesa e tempistiche

È il giudice che stabilisce le tempistiche entro cui deve avvenire il versamento dell’intera cifra. Solitamente questo può avvenire entro 60, 90 o 120 giorni. Nel caso in cui l’assegnatario dell’immobile non riesce a rispettare le scadenze, c’è la perdita del bene e della cauzione.

Per questo motivo, se si deve ricorrere a un prestito o un mutuo per l’acquisto di un immobile all’asta, è necessario muoversi con grande anticipo.

Quali sono le altre spese che si devono affrontare per entrare in possesso dell’immobile? Le spese extra riguardano l’imposta ipotecaria, l’imposta di registro e quella catastale. In alcuni casi, inoltre, può essere richiesto il pagamento del bollo virtuale e dell’IVA.