Nuova Sabatini 2017: il finanziamento agevolato del MISE per le PMI

nuova sabatini 2017

Con quasi 500 milioni di euro a disposizione fino al 2023, la Nuova Sabatini 2017, conosciuta anche come Sabatini Ter, si propone come la nuova misura economica erogata dal MISE, il Ministero dello Sviluppo Economico, per sostenere le imprese.

L’obiettivo è favorire la crescita e lo sviluppo economico delle aziende italiane.

Il contributo potrà coprire l’80% dell’importo totale del finanziamento bancario per l’acquisto o per l’acquisizione in caso di leasing di macchine o beni strumentali. Tale agevolazione ha una durata di 5 anni e la spesa dev’essere compresa tra i 20.000€ e i 2 milioni di euro.

Che cos’è la Nuova Sabatini 2017?

Grazie alla Nuova Sabatini 2017, le micro, piccole e medie imprese (PMI) che acquistano beni strumentali e nuove apparecchiature, possono beneficiare di specifiche agevolazioni e richiedere un finanziamento agevolato.

Il provvedimento dà la possibilità alle PMI di accedere a dei prestiti online, erogati entro i limiti di spesa fissati con la Legge Finanziaria.

La Sabatini Ter ha infatti previsto lo stanziamento di quasi 500 milioni di euro, così suddivisi:

  • 28 milioni di euro per il 2017;
  • 84 milioni per il 2018;
  • 112 milioni per anno dal 2019 al 2021;
  • 84 milioni per il 2022;
  • 28 milioni per il 2023.

Chi sono i destinatari della Nuova Sabatini 2017?

Le PMI che possono richiedere il finanziamento al MISE devono avere determinati requisiti:

  • avere sede operativa in Italia;
  • essere iscritte nel Registro delle Imprese;
  • non trovarsi in difficoltà economica;
  • godere del pieno esercizio dei propri diritti.

Si precisa che anche le aziende estere, con sede in un paese dell’Unione Europea, possono fare domanda di finanziamento. Tuttavia, prima del termine dell’investimento, dovranno spostare la sede operativa in territorio italiano.

Possono accedere al contributo MISE tutti i settori, eccetto le attività finanziarie e assicurative e quelle legate all’esportazione. 

Quali sono le spese ammissibili?

Le imprese interessate al finanziamento per l’acquisto di beni strumentali devono presentare la domanda e la richiesta di prestito per l’acquisto o l’acquisizione in leasing, delle seguenti attrezzature:

  • macchinari;
  • impianti;
  • beni strumentali a uso produttivo, inclusi arredi e attrezzature;
  • tecnologie digitali, hardware e software.

Quali sono le spese non ammissibili?

I servizi o i beni che non rientrano nella Nuova Sabatini 2017 sono:

  • terreni e fabbricati;
  • opere murarie;
  • beni che sostituiscano quelli già presenti in azienda;
  • commesse interne;
  • beni di funzionamento;
  • imposte e tasse;
  • contratto di finanziamento;
  • singoli beni di importo inferiore a € 516,46.

Quando e come effettuare la domanda di Sabatini Ter?

Le domande per avere accesso ai prestiti agevolati destinato all’acquisto di beni strumentali ad uso produttivo possono essere presentate fino al 31 dicembre 2018. Tuttavia è possibile accedere al fondo stanziato fino a esaurimento del denaro previsto.

Il contributo per l’acquisto di beni strumentali copre una parte degli interessi sui prestiti bancari e corrisponde all’ammontare totale degli interessi quantificati al tasso del 2,75% su un piano di ammortamento con rate semestrali, della durata di 5 anni, di importo corrispondente al prestito.

Per richiedere la Nuova Sabatini 2017 è necessario compilare la richiesta online sul sito del MISE e, una volta apposta la firma digitale, i documenti andranno inviati all’indirizzo PEC della banca. Accedendo al sito del MISE è possibile visionare gli istituti bancari che hanno aderito all’iniziativa.

Una volta inoltrata la richiesta, l’istituto di credito verificherà che il richiedente sia in possesso di tutti i requisiti necessari e invierà la domanda al Ministero, che dovrà comunicare la disponibilità, totale o parziale, delle risorse richieste per il contributo. Solo al termine dell’iter, la banca potrà concedere il bonus alla PMI.

Si precisa che le imprese dei settori agricoli e della pesca devono inviare la richiesta in bollo.