Gli effetti della pandemia sulla logistica farmaceutica

Anche il settore della logistica farmaceutica delle aziende ha risentito degli effetti della pandemia, che ha messo in evidenza l’esigenza di un efficientamento in questo ambito. Gli interventi sono stati necessari non solo dal punto di vista dei trasporti di prodotti medicinali (si pensi ai tamponi e, soprattutto, ai vaccini), ma anche per ciò che concerne l’intralogistica, dalla produzione alla gestione delle giacenze e dei lotti, passando per lo stoccaggio. A partire dalla fine del 2020 è iniziato il progetto di produzione dei vaccini, seguito dalla loro distribuzione: una realtà che con il passare dei mesi è entrata sempre di più a pieno regime. Il settore logistico, evidentemente, è ampiamente coinvolto e ha fornito un contributo prezioso.

La logistica farmaceutica e i vaccini anti Covid

È stato calcolato che in tutto il mondo ci sarà bisogno di più di 10 miliardi di dosi di vaccino, e ovviamente queste dovranno raggiungere anche zone caratterizzate dalla presenza di infrastrutture non adeguate dal punto di vista logistico o che presentano delle condizioni climatiche non ottimali. Non va dimenticato che tali prodotti a volte presuppongono dei protocolli molto severi sia per il trasporto che per lo stoccaggio, in un range di temperature che va dagli 8 gradi ai 70 gradi sotto zero. LCS Group, in virtù della sua esperienza trentennale nell’automazione industriale e nella logistica, si propone come un partner ideale.

Una sfida da vincere

Per la logistica farmaceutica quella che chiama in causa la distribuzione dei vaccini è una sfida che deve essere vinta con tutti i mezzi, a dispetto delle difficoltà che essa comporta: d’altro canto, la mancanza di precedenti contribuisce a complicare il tutto. Una sfida che non può prevedere distinzioni da un Paese all’altro ma va gestita con un approccio globale. L’industria farmaceutica chiede che il settore privato e quello pubblico dialoghino tra di loro e uniscano le forze. I vaccini si contraddistinguono per un ciclo di sviluppo abbreviato a causa del quale una quantità cospicua di dosi deve essere distribuita a temperature molto basse. Ecco, quindi, che non si deve pensare solo al magazzino farmaceutico, ma anche alla logistica del last mile, l’ultimo miglio.

L’aiuto della tecnologia

Se i software per logistica farmaceutica ormai da tempo offrono un supporto estremamente prezioso, essi ora risultano importanti come non mai. Le dinamiche logistiche sono già state ridefinite e continueranno a esserlo: una necessità che dipende da un approccio che, con il tempo, dovrà diventare sempre più accurato e tempestivo. La supply chain della farmaceutica non può prescindere da soluzioni end to end che consentono di distribuire i vaccini in modo efficiente e veloce per mezzo di pallet refrigerati coibentati.

Esigenze in evoluzione

Il mercato, a causa della pandemia da coronavirus, ha assistito a continui mutamenti delle esigenze non solo da parte delle industrie farmaceutiche, ma anche per le farmacie e i laboratori di analisi. La supply chain oggi come non mai deve essere ottimizzata fino all’ultimo miglio, mentre devono essere percorse con convinzione sempre maggiore alcune direttrici: quella del tracking dei prodotti, per esempio, ma anche quella della pianificazione dinamica.

La gestione dei medicinali

La logistica farmaceutica moderna prevede che i medicinali che hanno bisogno di essere conservati sotto zero siano messi all’interno di specifiche celle frigorifere che prevedono particolari procedure di accesso. In alternativa si può fare riferimento ai magazzini automatizzati verticali refrigerati, che permettono di accedere ai materiali immagazzinati in maniera veloce e in più ottimizzano gli spazi a disposizione. Ciò vuol dire che le merci possono essere portate nella posizione di raccolta senza che vi sia alcuna dispersione di calore e con il percorso più veloce. I farmaci vengono collocati all’interno di contenitori isotermici, che presentano piastre eutettiche grazie a cui può essere mantenuta la temperatura desiderata. In più, sono presenti delle sonde che permettono di rilevare potenziali alterazioni che rischierebbero di compromettere la stabilità e il contenuto.

I congelatori

Ma, come ormai si è capito, esistono dei vaccini che devono essere congelati. La logistica farmaceutica già da tempo si serve di congelatori in grado di gestire temperature di diverse decine di gradi sotto zero. I farmaci vengono trasportati e poi distribuiti con dei particolari contenitori isotermici in cui vengono conservati. Questi contenitori accolgono ghiaccio secco in cospicue quantità. L’integrità dei prodotti viene assicurata dalla refrigerazione dei veicoli che vengono usati per il trasporto; essi, peraltro, sono dotati di sonde che permettono di monitorare la temperatura. La gestione a volte può avvenire in transito, vale a dire nel minor tempo possibile. Non sempre è richiesto o necessario lo stoccaggio in magazzino. Quel che è certo è che il Covid ha richiesto all’industria farmaceutica, e al settore della logistica in particolare, di attrezzarsi per affrontare la distribuzione dei vaccini in modo adeguato. I numeri dicono che la sfida è sul punto di essere vinta.