Domanda reddito di cittadinanza, ultime novità 

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Ormai ci siamo, siamo agli sgoccioli nella richiesta del reddito di cittadinanza che è stata votata al Parlamento. Ma quali sono le ultime novità sul tema, come si fa richiesta, dove e da quando? Alcune regole per la richiesta del RdC sono recentemente cambiate e sono state introdotte nuove esclusioni dalla platea dei potenziali beneficiari. Ecco qualche informazione utile sugli ultimi aggiornamenti sul reddito di cittadinanza.  

I nuovi requisiti del reddito di cittadinanza

 Quali sono i nuovi requisiti del reddito di cittadinanza? Le ultime novità sul tema riguardano una serie di deroghe e modifiche che sono principalmente volte a cercare di tagliare fuori dall’applicazione e fruizione del reddito i c.d. furbetti, soprattutto coloro che hanno di recente cambiato residenza. 

Per limitare l’accesso al reddito di cittadinanza a coloro che hanno cambiato residenza rapidamente, saranno attivati i controlli da parte della polizia locale per certificare l’effettività del cambio di residenza del separato o divorziato, se chi chiede il RdC risulta tale dopo il primo settembre 2018. 

Inoltre un’altra novità riguarda il reddito minimo dell’offerta di lavoro: la soglia è i 858 euro, al di sotto della quale il percettore del reddito di cittadinanza può rifiutare l’offerta di lavoro senza perdere il contributo economico. 

Non avranno accesso al reddito di cittadinanza le persone che si sono licenziate nei 12 mesi precedenti alla domanda; se però si tratta di dimissioni volontarie, verrà semplicemente ridotto l’importo del RdC. 

Per quanto riguarda gli stranieri che fanno domanda del reddito di cittadinanza, il nuovo requisito è la certificazione del reddito e del patrimonio familiare che deve essere rilasciato dal Paese di origine, tradotta in italiano e avere il benestare del consolato, tranne che per rifugiati politici o per cittadini di Paesi dai quali non si può ottenere questo documento. 

 Nuove sanzioni e reddito di cittadinanza

 La nuova disciplina del reddito di cittadinanza prevede l’impossibilità di licenziare il lavoratore percettore del reddito prima dei 36 mesi, pena perdita del bonus per il datore di lavoro e il pagamento di sanzioni. Aumentate le sanzioni in caso di omessa comunicazione dell’inizio del rapporto di lavoro coi percettori del reddito di cittadinanza. 

In caso di condanna in via definitiva, viene revocato il beneficio e vanno restituite le somme percepite, e non si può fare domanda del reddito di cittadinanza prima di dieci anni. 

La revoca del reddito di cittadinanza viene anche disposta se uno dei membri del nucleo familiare lavora in nero. 

 Dove si fa domanda per il reddito di cittadinanza

 Secondo le ultime comunicazioni INPS, l’attivazione della domanda per il RdC online potrà avvenire dal 6 marzo. La domanda va effettuata sul sito internet, o alle Poste o per mezzo dei Caf, e le informazioni contenute nel modello di domanda vanno trasmesse all’INPS entro dieci giorni lavorativi dalla richiesta. Entro 5 giorni dalla recezione della domanda l’INPS verificherà i requisiti della domanda e se la soluzione è positiva, il reddito di cittadinanza sarà erogata sulla Carta reddito di cittadinanza emessa da Poste Italiane.