Bonifica Amianto, ecco qualche consiglio eliminare la presenza dell’amianto in casa

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La presenza dell’amianto in casa è molto pericolosa, perché come noto questo materiale, un minerale di composizione fibrosa, è stato impiegato nella costruzione di molte case qualche anno fa ma è potenzialmente cancerogeno. Prima del 1990, numerosi edifici sono stati costruiti utilizzando l’amianto, che allora era un materiale conosciuto soprattutto per la sua eccezionale resistenza al fuoco, mentre era ignoto che l’asbesto potesse anche provocare un cancro incurabile e terribile, che può rimanere latente anche per decine di anni prima di comparire. La legge 257/1992 ha vietato l’utilizzo dell’amianto nella costruzione di qualsiasi edificio quando si è compreso che questo materiale poteva causare una terribile malattia: i filamenti di asbesto infatti possono restare nell’organismo, latenti, anche per 30-40 anni causando dei gravi problemi.

Per questo motivo, come apprendiamo dal sito della società DGeco, leader nel settore costruzioni e smaltimento rifiuti speciali pericolosi, è necessario cercare di eliminare la presenza di amianto dalle case, in conformità alla legge, e da qualsiasi edificio. Se si sospetta la presenza dell’amianto in un edificio che effettivamente risale a prima del 1990 è necessario intervenire nella maniera più rapida possibile ed affidarsi a delle squadre specializzate che si occupano di bonifica amianto nelle case per eliminare questo pericoloso materiale. L’amianto in genere era usato sui tetti, nei frontali, nelle tettoie, ma anche nelle caldaie, e si può trovare nelle colonne di scarico, nei tubi, e via dicendo.

Se si sospetta o si sa della presenza di amianto in un edificio, la prima cosa da fare è contattare l’ASL o l’ARPA di competenza che permettono di conoscere anche i costi per lo smaltimento dell’amianto.

Laddove la rimozione dell’amianto debba essere effettuata in un condominio, spetta all’amministratore informare i condomini sull’obbligo di eliminare l’amianto: l’amministratore potrebbe, nell’ipotesi di presenza di asbesto nel condominio, farsi rilasciare una certificazione dello stato dell’amianto (compatto, friabile). Non si tratta di un obbligo ma permette di valutare lo stato dell’asbesto e di conseguenza l’amministratore deve comunicare ai condomini la presenza di amianto, i rischi per la salute che possono derivare da questo materiale così pericoloso e l’obbligo di rimozione.

 Rimuovere l’amianto: quali agevolazioni?

La rimozione dell’amianto è obbligatoria quando l’amianto, secondo l’analisi di un tecnico, è presente in quantità tali da poter essere respirato (quando, se viene toccato, diventa friabile, polveroso).

In caso di omessa comunicazione e rimozione si può subire una multa di 2mila euro, senza contare eventuali possibili danni a terzi causati dalla mancata rimozione dell’asbesto.

Rimuovere l’amianto dalla casa richiede l’intervento di personale specializzato che dovrà indossare determinate tute e prendere precauzioni per eliminare la presenza di amianto. Di conseguenza, ovviamente, questi interventi hanno dei costi.

Tuttavia, dato che l’amianto è straordinariamente pericoloso per la salute dell’uomo, la legge prevede delle importanti agevolazioni fiscali per la bonifica dell’amianto da casa, che è necessario conoscere.

La detrazione consiste nella possibilità di abbattere l’imposta IRPEF dalla dichiarazione dei redditi o dal modello unico.

Se si affronta la bonifica dell’amianto, questo lavoro viene considerato dalla legge come una spesa sostenuta per la ristrutturazione edilizia, quindi valgono le solite normative sul lasso di tempo nel quale è consentito suddividere la detrazione, le modalità di pagamento (tramite bonifico parlante) e via dicendo.

L’agevolazione fiscale per la bonifica dell’amianto, attualmente, permette di portare in detrazione IRPER fino al massimo il 36% delle spese sostenute, sempre ad un tetto massimo di 48mila euro in totale.

Per poter usufruire della detrazione è necessario indicare nel bonifico sia la partita IVA dell’impresa che ha eseguito i lavori sia il codice fiscale del soggetto che ne usufruisce (o del condominio).