BENESSERE SUL POSTO DI LAVORO: ECCO L’OBIETTIVO 2022 DELLE AZIENDE

Per un’azienda che vuole guardare al futuro, puntare al benessere lavorativo vuol dire promuovere un adeguato grado di serenità professionale e personale tra i propri dipendenti, così da migliorare la loro produttività, la loro motivazione e la loro resilienza. Nel 2022, al concludersi della fase acuta della pandemia di Covid, l’obiettivo numero 1 della maggior parte delle imprese europee è diventato proprio promuovere il benessere dei propri dipendenti sul posto di lavoro. Per i datori di lavoro che intendono garantire ai dipendenti (presenti e futuri) che l’ambiente professionale di cui faranno parte ha a cuore il loro benessere, esistono delle certificazioni apposite, come quella fornita dal brand Great Place to Work. Vediamo insieme di cosa si tratta.

Il benessere lavorativo e le priorità dei dipendenti nel 2022

La pandemia di Coronavirus ha avuto una forte influenza sulle modalità in cui lavoriamo: al giorno d’oggi fenomeni come lo smart working, il lavoro ibrido e la digitalizzazione dei processi aziendali sono entrati a far parte della normalità nel mondo corporate. Questo cambiamento ha portato i lavoratori dipendenti a rivalutare le proprie priorità all’interno di un’azienda, mettendo al primo posto il proprio benessere psicofisico e l’equilibrio tra lavoro e vita privata. A ciò si deve aggiungere, soprattutto per quanto riguarda i millennial, lo sviluppo di una spiccata coscienza sociale e ambientale, che porta i lavoratori appartenenti a questa generazione a prediligere le aziende con le quali condividono gli stessi valori (ad esempio l’inclusività o la sensibilità alle problematiche dovute al cambiamento climatico).

Di conseguenza le imprese europee si sono adattate, ridefinendo i propri obiettivi a lungo termine: oggi i reparti di risorse umane e il management si impegnano a sviluppare un rapporto più stretto e umano con la forza lavoro, a coinvolgere i dipendenti nelle dinamiche aziendali, e a prestare attenzione a cause di interesse globale.

Questo tipo di atteggiamento da parte delle aziende aiuta a fidelizzare i collaboratori più talentuosi e a attrarre nuova e promettente forza lavoro. Inoltre influenza il modo in cui i lavoratori si pongono nei confronti dei propri impegni e responsabilità, e ha un impatto positivo sulla performance globale dell’impresa.

La certificazione Great Place to Work: cos’è?

Per un’azienda,possedere la certificazione Great Place to Work vuol dire poter fornire la garanzia di essere un ambiente lavorativo di qualità, dove il benessere dei propri dipendenti viene messo al primo posto.

Per ottenere questa certificazione occorre somministrare ai propri dipendenti un questionario anonimo, il quale permette di effettuare un’analisi dell’ambiente di lavoro sotto molteplici aspetti. Grazie al questionario verranno misurate le opinioni e le esperienze dei collaboratori all’interno dell’impresa, e se i risultati raggiungono una determinata soglia, l’azienda certificata potrà dichiarare di creare un ambiente di lavoro positivo, e di poter godere di processi HR di qualità. Inoltre potrà garantire di poter disporre di collaboratori con un alto livello di engagement, le cui relazioni si basano sulla fiducia reciproca, e di dipendenti produttivi e attenti all’innovazione, orgogliosi dell’operato e dei valori dell’azienda.

Tra le aziende italiane ad aver ottenuto la certificazione Great Place to Work nel 2022 troviamo anche Prestiter, una realtà ormai consolidata nel settore dei prestiti in convenzione INPS, MIUR e NoiPA. Prestiter ha ricevuto la certificazione grazie alle valutazioni positive fornite dai propri dipendenti, entrando così a far parte di una community internazionale di aziende all’avanguardia, che puntano sul proprio capitale umano. Nel panorama creditizio italiano, Prestiter rappresenta un partner con una solida base di valori, che presenta una crescita sostenuta ma sempre sostenibile, e fornisce ai propri clienti il dovuto supporto attraverso servizi di alta qualità (primo fra tutti i prestiti tramite Cessione del Quinto).

Ad aprile 2022 Prestiter ha ottenuto anche la certificazione Best Work Place, classificandosi tra le prime 10 aziende in Italia nella categoria 50-149 collaboratori.

I dipendenti Prestiter affermano che in azienda:

  • Le persone qui vengono trattate in modo imparziale indipendentemente dal sesso – Collaboratori concordi: 95%
  • Quando vedo che cosa siamo in grado di realizzare, provo un senso di orgoglio – Collaboratori concordi: 93%
  • Qui ci consideriamo reciprocamente responsabili nel mantenere le promesse e gli impegni – Collaboratori concordi: 93%
  • Mi vengono date le risorse e gli strumenti per svolgere il mio lavoro – Collaboratori concordi: 93%
  • Quando una persona è assunta, viene fatta sentire la benvenuta – Collaboratori concordi: 93%
  • Mi vengono offerte opportunità di sviluppo e formazione per migliorare dal punto di vista professionale – Collaboratori concordi: 91%

Il punto di forza di Prestiter è credere profondamente e incondizionatamente nel valore delle persone e nella loro capacità di miglioramento.

Inoltre una leadership ispirata, esperienza ventennale, innovazione e formazione continua per permettere a ciascuno di essere la migliore versione di sé stessi: ecco cosa rende Prestiter un ottimo luogo in cui lavorare.

L’esempio di questa realtà aziendale italiana dimostra che la certificazione Great Place to Work rappresenta un positivo segnale di cambiamento del mondo del lavoro odierno, il quale diventa sempre più a misura d’uomo e improntato verso la crescita dell’individuo. Great Place to Work, inoltre, fornisce a dipendenti e dirigenti un vero e proprio motivo di orgoglio, oltre a stabilire una notevole attrattiva per chi è alla ricerca di un impiego e vuole assicurarsi di entrare a far parte di un ambiente professionale a misura d’uomo.