Tassazione per l’affitto delle case vacanze: ecco alcune informazioni utili

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Come funziona la tassazione degli affitti per brevi periodi di tempo? Ecco le novità 2018

Dal 1 giugno 2017 opera il nuovo regine di tassazione per affitto di case vacanze, previsto sia per chi riceve proventi a fronte della locazione sia per chi li riceve i qualità di intermediario (come ad esempio agenzie immobiliari o portali web). Per il mercato della seconda casa la locazione turistica è un fattore determinante, in quanto consente al proprietario dell’immobile di coprire il costo delle tasse (Tari, Tasi ed Imu) e conservare l’immobile nel tempo.

La tassazione per la locazione turistica è disciplinata dell’articolo 1571 e ss del codice civile. L’ambito di applicazione di tale normativa si circoscrive ai soli redditi derivanti dal aver dato in affitto a lavoratori autonomi, persone fisiche o società un’unità locale residenziale a partire dal 1 giugno 2017 e per un periodo inferiore a 30 giorni. Su tale profitto è possibile applicare l’aliquota del 21% attraverso il regime fiscale agevolato.

Il contratto d’affitto deve obbligatoriamente essere redatto in forma scritta per essere valido. Deve inoltre contenere sia i dati anagrafici dell’inquilino che del proprietario, le condizioni contrattuali, doveri e diritti delle parti, spese incluse ed escluse nel canone e l’ammontare di eventuali cauzioni o caparre versate.

Non è obbligatoria la registrazione presso l’agenzia delle entrate, a patto che la durata complessiva sia inferiore a 30 giorni. Il reddito derivante da tale operazione va dichiarata nel quadro dei redditi fondiari nel modello 730 oppure F o G nel modello di dichiarazione unico.

L’applicazione delle cedolare secca non è d’obbligo ma, in caso contrario il reddito tassato deve essere decurtato del 5%. La prima aliquota è del 23% ma, non è sicuro che la cedolare secca (con aliquota 21%) sia sempre l’opzione più conveniente. È quindi sempre bene fare un veloce calcolo per valutare la migliore da adottare.

L’erogazione dei servizi accessori, come ad esempio la pulizia, la colazione ed il cambio della biancheria rappresentano fattori ininfluenti ai fini della definizione di locazione turistica.

La nuova norma per la tassazione delle case vacanze prevede che sugli intermediari immobiliari, sia quelli operanti nel web che non, sia applicata una ritenuta d’acconto del 21% sui canoni riscossi dall’inquilino, che è del 20% nel caso in cui il proprietario decida di applicare il regime fiscale ordinario.

Tale adempimento comporta un aggravio amministrativo per gli intermediari che, devono provvedere a versare ritenute che in precedenza no applicavano.