Sigarette elettroniche, un business con tanti vantaggi e alcune regole

sigaretta elettronica

L’idea centrale di questo business nasce da un’esigenza e un obiettivo che la popolazione mondiale insegue da almeno 40 anni, liberarsi dal fumo di sigaretta, ormai acclaratamene reputato nocivo da tutti.

Nel tempo tantissimi i tentativi fatti di liberarsi di una dipendenza così nociva da essere causa di innumerevoli malattie e morti in tutto il pianeta; tentativi però spesso e volentieri vani visto la fortissima dipendenza fisica e psichica che la sigaretta crea grazie alla nicotina, una sostanza che crea un legame così forte con l’organismo umano che riesce a modificarlo per poi portarlo ad una vera e propria incapacità nel non assumere questa molecola.

Tanti i tentativi fatti dalla scienza e dalla medicina, dai cerotti ai chewingum alla nicotina, usati come palliativi e sostitutivi della bionda, nessuno però è riuscito chiaramente a raggiungere lo scopo prefissato perché la dipendenza da nicotina non è solo fisica ma anche psicologica e, la gestualità connessa all’uso delle sigarette rimaneva uno scoglio troppo difficile da superare.

L’idea di un dispositivo che sostituisse la sigaretta classica nasce poco dopo il 2000 dove un prototipo di sigaretta elettronica viene commercializzato in Cina, oggi questo tipo di prodotto ha una diffusione mondiale anche se alcune leggi, che variano da Stato in Stato, effettivamente ne pregiudicano il completo utilizzo.

Doppio vantaggio per i clienti dei negozi di sigarette elettroniche

Sicuramente oggi aprire un negozio di sigarette elettroniche oppure un negozio svapo online potrebbe essere allettante perché il possibile acquirente si trova indubbiamente davanti ad un doppio vantaggio, quello più evidente, cioè un metodo di comprovata efficacia per evitare il fumo e non avvelenare quindi il proprio corpo con le centinaia di sostanze tossiche presenti nelle sigarette, e l’altro prettamente economico, in quanto lo svapo ha costi notevolmente più bassi e il vecchio fumatore che diventa vapers riesce a spendere meno di un terzo di quello che spendeva prima.

Questo grazie anche a prodotti all’avanguardia e di testata qualità che si trovano sul mercato ormai per poche decine di euro; infatti anche la spesa iniziale per un kit completo si aggira sulle trenta euro e i liquidi che hanno costi simili alle sigaretta hanno una durata nettamente superiore.

Altro punto a favore del business del settore delle sigarette elettroniche è l’investimento economico contenuto. Infatti oltre ai costi dovuti alle forniture, a discrezione del commerciante, i costi legati a questo tipo di business non sono elevati visto che, già a partire dal locale che non deve essere necessariamente grande, (infatti bastano 20-25 metri quadri per avere dentro il negozio tutto quello che deve esserci) questo tipo di attività non ha bisogno di grossi investimenti.

Come hanno fatto i responsabili del negozio svapo online Svapohouse, che hanno inoltre ritenuto altamente invitante cimentarsi nel settore della vendita online di sigarette elettroniche attraverso un eCommerce dedicato.

Si può poi valutare anche l’apertura di un punto franchising che ha ovviamente pro e contro: tra i pro possiamo annoverare l’investimento iniziale minimo, in quanto con una cifra che quasi mai eccede le 20000 euro si può avere tutto l’occorrente per buttarsi nel mercato, tra i contro certamente l’essere soggetti a regole e a limitazioni del marchio committente.

Normativa e regole, come si avvia un negozio di sigarette elettroniche

Aprire un negozio di sigarette elettroniche non differisce molto rispetto all’aprire una qualsiasi altra attività, con in più il doversi necessariamente affiliare ad Aams, quindi operare in regime di monopolio, in quanto i prodotti di svapo da qualche anno sono equiparati ai prodotti da fumo, con le limitazione che l’affiliazioni ad Aams porta, come ad esempio l’assoluto divieto di vendita ai minori di 18 anni, o che è espressamente vietato la preparazione in negozio dei liquidi, ma deve essere limitato alla vendite dei singoli prodotti (base+aroma) che poi saranno miscelati dall’acquirente, e infine la necessità di rispettare il principio di prevalenza, cioè l’obbligo di vendita in prevalenza di prodotti relativi alle sigarette elettroniche. Non ultimo il divieto di pubblicizzare i prodotti per sigaretta elettronica.

Il tam tam del passaparola come pubblicità per i negozi di sigarette elettroniche

Tra i tanti lati positivi vogliamo annoverare anche l’ambiente che gira intorno ai negozi di svapo, spesso punto di ritrovo di comunità di giovani che frequentano assiduamente il negozio creando un tam tam tra conoscenti e amici che potrebbe portare ad un incremento dei clienti, andando a alimentare il cosiddetto marketing del passaparola, in alcuni casi, vera e propria anima del commercio.

Visto il range di clientela costituita, come dicevamo, soprattutto da giovani rilevanza hanno anche i social network che sono diventati una vera e propria vetrina per questo settore.