Il Futuro dei concorsi pubblici: velocità e trasparenza

La recente riforma voluta dal ministro Brunetta ha cambiato notevolmente le modalità e le regole relative ai concorsi pubblici. Voluta fortemente con lo scopo di far ripartire bandi e concorsi in maniera tempestiva a seguito della pandemia, la norma è caratterizzata da una notevole semplificazione delle attività di reclutamento.

Sulla falsariga di quanto già fatto dalla maggior parte dei paesi membri dell’Unione europea, anche l’Italia ha introdotto modifiche in grado di avvicinare maggiormente i servizi degli uffici pubblici ai cittadini, sfruttando in maniera ancor più accentuata le tecnologie a nostra disposizione. L’arrivo della pandemia ha, infatti, contribuito a rivoluzionare in modo notevole i sistemi lavorativi, introducendo lo smart-working e obbligando la maggior parte dei lavoratori a utilizzare maggiormente le risorse tecnologiche.

Proprio l’utilizzo del digitale sarà quello su cui si baserà, principalmente, il futuro dei concorsi pubblici. Come dichiarato dal ministro Brunetta, la pubblica amministrazione necessita di una rivisitazione in chiave digitale, un processo volto a stipulare nuovamente i processi e i procedimenti amministrativi relativi proprio ai concorsi pubblici.

Cosa cambierà?

Si preannunciano, quindi, grandi cambiamenti in merito alle modalità di assunzione nella pubblica amministrazione. L’articolo 10 del Decreto n. 44/2021 introduce tutte le principali novità stanziate dal Governo. In primo luogo occorre specificare che la nuova riforma incrementerà in modo significativo l’utilizzo della tecnologia, favorendo lo svolgimento della prova orale in videoconferenza e garantendo l’utilizzo di tecnologie in grado di garantire, sempre nel rispetto della privacy, il tracciamento e la sicurezza delle comunicazioni.

I concorsi, che saranno costituiti da una prova orale e da una scritta, cambieranno anche nella valutazione dei titoli. Questi, infatti, assumeranno un ruolo di maggior importanza, facilitando l’accesso alle successive fasi del concorso.

Dicendo addio per sempre al classico metodo carta e penna, le iscrizioni ai concorsi pubblici saranno, inoltre, riaperte a un numero di partecipanti maggiore, proprio come nel periodo pre-Covid. In aggiunta, stando a quanto riportato dal ministro Brunetta, questa nuova metodologia permetterà di abbattere i tempi relativi allo svolgimento dei concorsi e, proprio per tale ragione, di effettuare un maggior numero di prove per ogni sezione. Al fine di assicurare la massima trasparenza, aspetto fondamentale nello svolgimento delle prove, i concorsi verranno effettuati all’interno di luoghi appositamente selezionati, fra cui aulee universitarie e sedi fieristiche.

Reclutamento del personale

Sostanziali differenze caratterizzeranno anche l’assunzione del personale, compito in cui il Dipartimento prenderà in maggiore considerazione i titoli personali e le varie esperienze lavorative effettuate in passato. Queste, infatti, influenzeranno in modo significativo l’esito della prova e il punteggio finale.

Di fondamentale importanza è l’apporto dato da alcuni software, come ad esempio la piattaforma ideata da Ales per la gestione dei concorsi pubblici online. Tale piattaforma permette di risparmiare una notevole quantità di tempo e di denaro rispetto ai metodi tradizionali. Affidandosi a un software come questo, si avrà quindi la certezza di usufruire di una piattaforma in grado di occuparsi di ogni aspetto del concorso, dalla redazione del bando all’accettazione delle candidature online, dall’organizzazione logistica alla progettazione dei test da sottoporre ai candidati.

Vantaggi per i giovani

L’introduzione di tale riforma ha posto e porrà la quasi totalità dei candidati in una posizione di particolare vantaggio. Questa è stata, infatti, pensata principalmente per agevolare il ricambio generazionale e favorire l’assunzione di giovani e l’utilizzo di strumenti informatici digitali. Importanti esponenti del Governo hanno, infatti, promesso lo sviluppo di un nuovo software innovativo, capace di velocizzare le procedure di selezione e favorire l’assunzione di personale giovane.

Il cambio dell’iter relativo all’iscrizione e allo svolgimento dei concorsi pubblici è stato esaustivamente descritto all’interno del patto firmato dallo stesso ministro Brunetta lo scorso 10 marzo. In occasione della firma dell’accordo tra Governo e sindacati, il ministro per la pubblica amministrazione non si è sottratto alle domande dei giornalisti, confermando quanto scritto in precedenza in merito ai vantaggi di cui potranno beneficiare i candidati di giovane età e, soprattutto, ribadendo la ferma volontà di rivoluzionare lo svolgimento delle prove di esame digitalizzandole dall’inizio alla fine.

Concorsi pubblici e smart-working

Come anticipato in precedenza, l’arrivo della Pandemia ha contribuito a velocizzare e il processi di digitalizzazione del lavoro. Tra i settori che più usufruiranno della tecnologia e, di conseguenza, dello smart-working, rientra senza ombra di dubbio quello relativo alla pubblica amministrazione. Anche al termine dell’emergenza sanitaria, la PA continuerà a usufruire, salvo cattivi risultati, del collegamento da remoto e dell’utilizzo della connessione internet per lo svolgimento della prestazione lavorativa.

I prossimi mesi fungeranno, di conseguenza, da test per comprendere l’effettivo funzionamento di tale modalità di lavoro, negli ultimi anni spesso soggetta a critiche e controversie.

Obiettivi della riforma

In conclusione è possibile affermare che la riforma voluta fortemente dal ministro Brunetta punterà, più di ogni altra cosa, a semplificare le procedure di iscrizione, di svolgimento e di valutazione della prova. L’utilizzo dell’apposito portale consentirà ai candidati di individuare con facilità la commissione d’esame tramite i social media, parte fondamentale di tale riforma. L’approvazione della Riforma Brunetta porterà un sensibile aumento dei posti di lavoro pubblici, che vedranno un incremento di circa 800 mila posti. In aggiunta, si abbasserà notevolmente l’età media dei dipendenti, a oggi superiore ai 50 anni.

Di grande rilevanza sarà, anche, il ruolo che verrà assunto dal Formez PA, organo che si occupa di fornire adeguata assistenza ai candidati formandoli e mettendo a loro disposizione ogni strumento necessario al superamento dell’esame. Soggette a un notevole rafforzamento saranno, anche, la scuola nazionale per l’amministrazione e la mobilità all’interno degli uffici pubblici. La più grande novità riguardo quest’ultima consiste proprio nello sviluppo di un portale dedicato, al cui interno verranno pubblicati i vari posti di lavoro disponibili in maniera tale da facilitare l’avanzamento della richiesta di trasferimento.

Perché verrà data maggior importanza ai concorsi Formez?

I concorsi organizzati da Formez avranno maggiore priorità in quanto la riforma voluta dal ministro Brunetta si focalizza in principal modo sulla completa ristrutturazione completa dell’ente. Quest’ultimo, infatti, dovrà avviare una stretta collaborazione con le amministrazioni centrali e quelle locali, in maniera tale da definire i fabbisogni, le competenze e i profili richiesti. In aggiunta, il Formez avrà la capacità di gestire in maniera migliore la selezione dei candidati grazie allo sviluppo di una nuova banca dati.