Il codice tributo 1001: a cosa serve?

codice tributo 1001

Questa volta vogliamo parlarvi del codice tributo 1001 per scoprire insieme a voi a cosa si riferisce e quali sono i casi in cui dobbiamo usarlo. Come già saprete, l’Agenzia delle Entrate ha introdotto questo sistema di codici che servono per compilare i modelli F24 e pagare così le imposte, tasse e tributi che noi italiani dobbiamo versare. L’articolo nasce con l’intento di aiutarvi a fare un po’ di chiarezza e per evitare di fare errori durante la compilazione.

Il codice tributo 101 viene utilizzato in caso di pagamento dell’Irpef e in particolare si usa per le ritenute su pensioni, retribuzioni, conguagli, trasferte e mensilità aggiuntive. L’Irpef è l’imposta sul reddito delle persone fisiche e ci sono vari codici attribuiti a questa imposta. Durante la compilazione del modello F24 dovrete inserire il codice tributo 1001. Se sbaglierete a compilare il numero, di fatto non dovete temere di incorrere in sanzioni, a patto che i versamenti vengano fatti secondo l’importo giusto e entro le date di scadenza prefissate. In caso di errore formale, dovrete inviare una richiesta di correzione all’Agenzia delle Entrate che si occuperà di ricontrollare il modello.

Chi è titolare di partita IVA può assolvere ai suoi doveri direttamente per via telematica sempre con il numero 1001, chi non ha partita IVA può usare il modello F24 in forma cartacea, inserendo comunque lo stesso codice tributo. A riguardo, a partire da febbraio 2015 è stato introdotto un decreto che ha semplificato le procedure con l’instaurazione di nuovi codici tributo da usare insieme al 1001. Stiamo parlando del 1631, 3966 e 3797. Di seguito le specifiche:

  • 1631: il codice serve per le somme a titolo di imposte erariali rimborsate in caso di assistenza fiscale;
  • 3796: il codice serve per le somme a titolo addizionale regionale, rimborsate dopo l’assistenza fiscale.
  • 3797: indica le somme a titolo addizionale a livello però comunale, rimborsate in caso di assistenza fiscale.

Grazie al modello F24 sarà possibile anche chiedere il rimborso delle ritenute e delle imposte che sono state versate n misura eccedente. Ricordiamo che il codice tributo 1001 serve unicamente per le ritenute sulle retribuzioni, trasferte, pensioni e mensilità aggiuntive. In caso di ravvedimento bisogna usare un altro codice, nel caso dell’Irpef il codice è l’8906.

Passiamo ora alla compilazione del modello F24 e tutto quello che dovete sapere per non fare errori e chiedere dunque delle rettifiche. Prima di tutto dovrete compilare la voce codice tributo con il 1001. Poi vi sarà chiesto di indicare il mese di riferimento (ad esempio 02). Durante la compilazione del modello F24 dovrete indicare anche l’anno d’imposta per cui state effettuando il pagamento alla voce “anno di riferimento”. Dovrete poi scrivere l’importo a debito alla relativa voce. In “Totale A” va indicata la somma degli importi a debito mentre in “Totale B” quelli a credito se ci sono. Il “Saldo” è dato dalla differenza tra Totale A e Totale B. Non dovete compilare assolutamente le voci “codice ufficio”, “codice atto” e infine “imposti a credito compensati”.