Finanziamenti a fondo perduto previsti per aprire un B&B

finanziamenti per aprire un b&b

Per ottenere dei finanziamenti a fondo perduto allo scopo di aprire un B&B, è opportuno accertarsi delle possibilità messe a disposizione dall’Agenzia nazionale per lo sviluppo di impresa e l’attrazione degli investimenti.

Invitalia, favorisce lo sviluppo di nuove aziende (startup) e contribuisce all’aiuto economico di quelle già esistenti. Per usufruirne del credito a fondo perduto o a tasso zero, è sufficiente presentare la documentazione richiesta per ogni progetto ed allegare un business plan completo di tutto.

A chi rivolgersi per i contributi a fondo perduto di un Bed and Breakfast

Cultura Crea“, è il progetto di Invitalia, che si rivolge alle imprese turistiche e culturali. I contributi a fondo perduto da stanziare sono distribuiti in 400mila euro per la nascita di nuove aziende, e massimo 500mila euro per aiutare le aziende in crisi ma già esistenti.

Con il progetto in questione, Invitalia sosterrà l’80% delle spese dette ammissibili e fino ad un massimo del 90% in caso di premi per aziende costituite da giovani, nascita di imprenditoria femminile e così via.

Le nuove aziende che vorrebbero cimentarsi nel settore della cultura e del turismo, devono soddisfare determinati requisiti:

  • I contributi a fondo perduto vengono destinati fino ad un massimo del 40% (o del 45% qualora rientrino tra le attività premiabili) sia per le nuove imprese (non ancora costituite), sia qualora l’azienda sia presente da meno di tre anni. Il 60% dell’investimento invece, sarà a tasso zero.
  • Per le società già esistenti, esse devono essere attive e presenti sul territorio da un periodo minimo di tre anni. Le spese coperte saranno sia quelle del personale che di gestione. Il massimo coperto in questo caso, ammonta al 25% a fondo perduto, mentre fino al 65% a tasso zero.

Altri finanziamenti a fondo perduto per avviare un B&B, strutture ricettive o Hotel

Oltre al progetto descritto in precedenza, per finanziare (a fondo perduto) esclusivamente strutture ricettive (salvo quei Bed and Breakfast familiari non aventi P.IVA) come B&B e hotel, è necessario verificare i progetti attivi sul proprio territorio regionale. Un caso specifico è quello di “Resto al Sud“.

Molte aziende meridionali, per sostenere e contribuire alla crescita del turismo, hanno potuto usufruire di finanziamenti a fondo perduto, godendo dell’opportunità di comprare servizi tecnologici al fine di migliorare i propri mezzi di comunicazione e sponsorizzazione.

Il bando industria 4.0 oppure i voucher di digitalizzazione, input indispensabile per consentire alle strutture ricettive, di sfruttare gli investimenti ricevuti per garantire un progresso tecnologico.

Rispetto al passato, non è più possibile ottenere del credito a fondo perduto (o solamente in parte), al fine di completare l’arredamento di un immobile turistico, per ristrutturare lo stabile o ancora a garantire la riqualificazione.

Gli imprenditori ricorderanno il bonus fiscale destinato ad agriturismi ed hotel, per poter investire soldi a fondo perduto, garantendo stabilità ed innovazione edilizia.

Le start-up in difficoltà, potrebbero affidarsi a studi professionali in grado di analizzare gli obiettivi aziendali e suggerire a loro volta, come distribuire al meglio i finanziamenti.

Fattibilità e conclusioni

Affinché un bed and breakfast possa ottenere dei finanziamenti a fondo perduto, è opportuno che venga avviata un’impresa vera e propria. Non valgono quelle strutture che non dispongono di partita IVA.

Quindi ecco cosa occorre per validare le eventuali agevolazioni:

  • Aprire partita IVA presso un consulente o commercialista esperto;
  • Iscrivere la propria impresa al registro imprese del territorio di propria competenza;
  • Pagare le imposte di Registro;
  • Sostenere i costi relativamente alle tasse di concessione governative.

In verità, vi è un iter burocratico abbastanza laborioso, ma se vi farete aiutare da un consulente specializzato potrete ottenere tutte le agevolazioni previste.