Come diventare traduttore: tutto quello che volevate sapere 

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Se esiste un lavoro davvero affascinante e soprattutto che non potrà mai perdere la sua utilità, è quello del traduttore. Quella del traduttore è una figura professionale poliedrica e sempre in evoluzione, necessaria tanto più oggi che viviamo e lavoriamo in un mondo cosmopolita 

Lavorare con le lingue è prima di tutto una passione, e poi un lavoro. Sapere diverse lingue può aiutare ad affermarsi nel mondo professionale, ad esempio per mezzo di una delle più antiche e fruttuose professioni del mondo: quella di traduttore. Il traduttore si occupa di tradurre testi scritti, riportandoli da una lingua all’altra. Si possono tradurre libri, ma anche articoli di giornale, o semplici testi tecnici o informativi.

Il lavoro dell’interprete, di conseguenza, è davvero molto importante oggi come oggi e si può scegliere di farlo come dipendenti o anche come traduttori freelance, magari cumulando questa occupazione con altre. Il freelance può avere diversi vantaggi: non ha uno stipendio fisso ma può scegliere la tariffa che preferisce, può lavorare dove vuole ed ha una certa libertà di organizzazione e di movimento.

Tutto quello che gli serve, in fondo, è una buona connessione ad internet ed un pc per lavorare. Conosci bene una lingua, e vorresti diventare un traduttore? Innanzitutto devi sapere che per lavorare come traduttore devi avere una conoscenza molto approfondita della lingua, a livello tecnico ma anche gergale. Alcuni testi sono molto tecnici o specifici e richiedono l’uso di una terminologia adeguata anche nella lingua madre (si pensi ai testi legali) e la conoscenza di espressioni e modi di dire particolari, che non vanno tradotti alla lettera.

Chi vuole fare il traduttore deve confrontarsi anche con questa realtà e capire che queste skills sono molto richieste per un lavoro fatto bene, e ben retribuito. Spesso i traduttori sono laureati in lingua e devono anche essere madrelingua nel linguaggio nel quale effettuano la traduzione. 

Avere dei titoli di studio aiuta molto a trovare lavoro, soprattutto come traduttori dipendenti. Tuttavia in linea di massima non è necessario avere una laurea per poter svolgere questo lavoro, basta anche conoscere in maniera molto approfondita la lingua scritta. Ci sono anche corsi che aiutano ad imparare la metodologia del lavoro del traduttore e che possono essere utili per chiunque pensi di percorrere questo tipo di professione. Non è raro che chi vuole fare il traduttore decida di passare qualche anno a vivere e lavorare all’estero, per affinare al massimo le sue competenze nella lingua che gli interessa.

Come lavorare come traduttore in Italia

 La prima cosa che devi sapere, se vuoi fare il traduttore in Italia, è che nel nostro Paese non è richiesto alcun titolo per esercitare questa professione. Di conseguenza, avendo le capacità, chiunque può svolgere questo lavoro. Ovviamente se si cerca lavoro come dipendente il datore di lavoro richiederà delle competenze precise che saranno quasi certamente certificate dal titolo di studio, mentre se si lavora come freelance l’asticella si abbassa (ma ci si potrebbe dover confrontare con molti concorrenti con numerose esperienze). Avere esperienze, titoli ed aver frequentato corsi aiuta moltissimo a trovare un lavoro nel settore. Per chi vuole lavorare come freelance sarà necessario nella maggior parte dei casi aprire la partita IVA. 

Ma come si trova lavoro come traduttore? Potete leggere questo interessante articolo su come guadagnare lavorando come traduttore online. Per trovare lavoro nel settore è necessario cercare fra i numerosi annunci online che si possono trovare, in Italia ed all’estero. Il lato positivo di un lavoro simile è che si può facilmente svolgere anche da remoto, in telelavoro, perfino come dipendente. Esistono inoltre tantissimi siti online dove ci sono offerte di lavoro – anche di breve durata – per traduttori freelance e dove è possibile cominciare a farsi conoscere, scegliendo la tariffa che si vuole applicare.