CBD e stress: funziona davvero?

Al giorno d’oggi è difficile trovare qualcuno che non sia in preda allo stress o all’ansia. Complici i ritmi frenetici della vita moderna, gli orari di lavoro sempre più pressanti e il poco tempo libero, ormai soffriamo un po’ tutti di questi disturbi che sono di conseguenza sempre più diffusi.

Proprio per questo sono aumentati anche i tipi di rimedi contro questi disturbi. Ai classici farmaci anti ansia, alla psicoterapia e agli psicofarmaci, si affiancano oggi numerosi rimedi naturali, tra cui spicca senza dubbio il consumo di marijuana legale e, soprattutto, prodotti a base di CBD.

C’è chi però ancora non si fida di queste sostanze, che sono state criminalizzate per ormai più di 100 anni, e dunque ha bisogno di maggiori informazioni sull’erba legale. In questo breve articolo cercheremo di chiarire quale sia il ruolo del CBD riguardo lo stress e l’ansia e di cercare di sfatare qualche pregiudizio riguardo queste sostanze.

Cos’è il CBD e come agisce sul nostro organismo?

L’acronimo CBD sta per cannabidiolo, e questo è un composto chimico che ritroviamo all’interno della pianta Cannabis Sativa, uno dei tipi di canapa presenti in natura e senza dubbio la più conosciuta. Questa sostanza è da tempo al centro di numerose ricerche scientifiche volte a studiare i suoi effetti benefici sull’organismo e il meccanismo attraverso il quale questi si esplicano.

Il CBD va ad agire sul nostro sistema endocannabinoide, sistema presente in tutti i mammiferi e che è deputato al mantenimento di vari equilibri all’interno del nostro organismo. In particolar modo, il CBD va ad interagire con i recettori CB1 e CB2 sparsi nel nostro sistema nervoso sia centrale (quindi a livello del cervello) sia periferico (quindi a livello delle terminazioni nervose in corrispondenza dei muscoli, ad esempio).

Ciò si traduce a livello pratico in un senso di rilassatezza sia muscolare che psichica e in un ritrovato benessere per coloro che soffrono di svariati disturbi, tra cui appunto l’ansia e lo stress ma non solo. I test rivelano che la pressione sanguigna si abbassa, così come i battiti cardiaci.

Il CBD non solo quindi è in grado di alleviare lo stress e l’ansia ì, ma viene anche utilizzato contro i disturbi del sonno che spesso sono un diretto derivato di queste problematiche. Molte persone infatti ritengono di riuscire a dormire meglio dopo aver assunto regolarmente CBD mattino e sera. Ma perché assumerlo anche al mattino se ha effetti rilassanti?

In realtà il meccanismo attivato dal CBD è più complesso di quanto si pensi. Esso, infatti, è in grado sì di indurre rilassamento, ma anche di aumentare lo stato di veglia e di concentrazione se assunto regolarmente e negli orari adeguati. In altre parole, la sua è più che altro un’azione regolarizzante sui ritmi del nostro organismo e di conseguenza della nostra vita.

Assumere CBD fa bene?

È questa, dunque, la domanda che alla fine sorge spontanea. Prima di fare specifiche a riguardo, precisiamo che per il pubblico italiano l’assunzione di CBD è vietata in quanto ormai è stato riconosciuto come stupefacente, questo sebbene l’OMS abbia caldamente consigliato all’Italia di rivedere le sue scelte a riguardo.

Per chi vive all’estero e può assumere CBD, si ricorda che assumere questa sostanza deve essere un atto che va a portare un giovamento di qualche tipo. Di conseguenza deve essere assunto nelle formulazioni e modalità legali nel Paese di riferimento, come viene consigliato su siti specializzati come Justbob ad esempio. Solo così, infatti, si può essere sicuri di riceverne soltanto benefici e di non incorrere nei, seppur minimi, effetti collaterali (eccessiva sonnolenza, stanchezza, ecc).

In ogni caso questa è una sostanza di cui in linea di massima ci si può fidare, altrimenti non sarebbe stata oggetto di studi scientifici favorevoli in tutto il mondo. Per essere sempre informati sulle ricerche svolte da quest’ultima sul conto del CBD si possono consultare siti specializzati nel trattare di argomenti come questi, ed essere dunque sicuri di ricevere notizie reali e veritiere.