Attivare un mutuo: guida alla scelta del tasso migliore

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Ci sono diversi motivi che possono portare al grande passo di acquistare una casa: può essere la semplice voglia di indipendenza, il trasferimento in un’ altra città, la formazione di una nuova famiglia, la vendita della vecchia abitazione.

In ogni caso, è raro che si disponga fin dal principio dell’ intero capitale necessario ad acquistare una casa, che sia un semplice appartamento o una villetta su più piani, con giardino e posto auto. In questi casi, l’ opzione più conveniente per poter comunque procedere con l’ acquisto e non rimanere sotto il giogo di un affitto ancora a lungo, è quella di attivare un mutuo.

Per mutuo si intende un finanziamento di media o lunga durata, che tipicamente può arrivare anche a 30 o addirittura 50 anni: a garanzia del mutuo, questo atto include anche una ipoteca scritta sull’ edificio in questione. La cifra anticipata dalla banca viene restituita mediante una rata mensile, ed è soggetta a un tasso d’ interesse che si riflette sia sull’ entità di questa rata, sia sull’ importo finale restituito alla banca a fine mutuo.

Questo tasso può essere fisso o variabile: la scelta non è affatto banale, e coinvolgendo il mutuo ingenti somme di denaro (generalmente non meno di 100.000 €) per lunghi periodi di tempo (almeno 20 anni, quando non 30 o 50), la scelta del tipo di tasso va ponderata con attenzione.

Mutui a tasso fisso

Attivare un mutuo caratterizzato da tasso fisso significa garantirsi una rata mensile stabilita e costante nel tempo, per tutta la durata del mutuo. È una opzione di certo interessante per chi ama la stabilità e vuole avere la certezza di non trovarsi di fronte a spese impreviste nell’ arco degli anni: dopotutto, la banca tendenzialmente non autorizza mutui la cui rata superi come entità il 33 % del reddito mensile del sottoscrivente.

Mutui a tasso variabile

Quella del tasso variabile è un’ opzione piuttosto allettante e vantaggiosa per chi si destreggia bene nelle variazioni degli andamenti del mercato. Si tratta infatti, come dice il nome stesso, di un tasso che non è fisso ma viene periodicamente ridefinito in base ai tassi di mercato, nel corso del piano di ammortamento. Il parametro di riferimento per la definizione del tasso variabile è il cosiddetto indice Euribor: si tratta di un parametro aggiornato quotidianamente che indica il tasso posto dalle diverse banche in Europa (per la precisione venti, e provenienti da diversi paesi) verso i finanziamenti in scadenza da una settimana a un anno di distanza.

Essendo un parametro in continua evoluzione, le tempistiche sono essenziali: per sottoscrivere un mutuo a tasso variabile nel 2019, quindi, la scelta più saggia è informarsi sulle migliori offerte messe in atto in questo momento dalle diverse banche e metterle a confronto tramite www.comparasemplice.it . Grazie a questo strumento, è possibile visionare sia le banche più convenienti (Ing Direct, Hello Bank!, Banca di Desio e della Brianza) che le migliori offerte per un mutuo a tasso variabile nel 2019.